giovedì 24 febbraio 2011

La lagana e ceci di nonno Ciccio

Quando ho letto il regolamento del contest di Cooking Elena, Edo Ergo Sum, mi ha subito affascinato l'idea di dover trovare una frase, un modo di dire, un'aforisma che mi rappresentasse; quando penso ad una frase che mi caratterizza mi ritornano sempre in mente alcuni episodi che, come corsi e ricorsi storici, si sono verificati in diversi momenti della mia vita. Il primo risale a quando avevo circa 18 anni: stavo tornando a casa e una signora sul pullman mi chiede se ho 100 lire per finire di pagare il biglietto, gliele do e quando l'autista le domanda se è riuscita a trovare i soldi lei risponde "Sì me le ha date il bambino". Il bambino?? Vabbè che avevo i capelli corti, molto corti, che avevo un cappellino in testa, che dimostravo un po' meno dei miei anni ma addirittura un bambino... vabbè...
Per il secondo, invece, bisogna ritornare indietro di circa 12 anni: avevo vent'anni e mi stavo recando da mia nonna e, mentre aspettavo il pullman per arrivare nel paesino di montagna in cui vive, un salumiere mi vede e mi dice "Ma tu non dovresti essere a scuola??"... e due... e stavolta niente capelli corti, niente cappellino in testa... va bene...
Ma l'ultimo è stato di sicuro il più "gratificante": studio del medico di famiglia, in sala d'attesa si parla del più e del meno, giusto per far passare il tempo, quando una signora mi dice "Che tu mica hai la patente? Chè sei piccola..." (tutto in calabrese stretto, naturalmente)... L'ho ringraziata e le ho spiegato che l'età della patente l'avevo superata ormai da 14 anni; la signora doveva avere sicuramente dei "gravi" problemi di vista ;)
Anche se con l'avanzare dell'età dimostrare un po' meno dei miei anni mi fa gongolare un po', non è stato bello quando il medico non mi guardava neanche in faccia e non mi dava retta quando gli facevo delle domande sull'intervento appena subito da mia madre ma si rivolgeva solo a lei, ancora intontita dall'anestesia :(
La frase quindi che mi sento dire da una vita è "non dimostri l'età che hai..." e vi assicuro che non sempre fa piacere.
E come questa frase, c'è anche un piatto che mi accompagna da sempre: la lagana e ceci di mio nonno.


Mio nonno, un grande uomo, un artista, un nonno dolcissimo e premuroso scomparso troppo presto, era una persona meravigliosa: la voglia di creare, che era evidente nei suoi quadri, si percepiva anche nei suoi piatti. Quando andavamo a trovarlo e vedevamo la lagana stesa e tagliata grossolanamente sul tavolo in marmo della cucina, sapevamo che avremmo gustato un piatto unico, cucinato con passione e con premura.


La pasta era fatta in casa (con la farina del mulino), i ceci quelli delle contadine che abitavano lì vicino e lo stesso si poteva dire dei pomodori: insomma, un piatto salutare e speciale, un piatto senza tempo che mi riporta agli anni in cui eravamo insieme, gli anni in cui mi sedevo vicino a lui sulla poltrona e dandogli un bacio sentivo la sua barba (quella di qualche giorno) che pungeva.
Mio nonno è scomparso 18 anni fa, io ero poco più che una bambina, ma se chiudo gli occhi e ripenso a lui sento ancora la sua barba che punge sulle mie labbra.


nb: la ricetta è una mia rielaborazione... in effetti non conosco le dosi perchè nonno era uno di quelli, come me, che cucinava da solo e ti faceva trovare tutto pronto... ;)

Ingredienti per 2 persone (porzioni abbondanti):
Per la lagana
  • 75g di semola di grano duro
  • 100g di farina 00
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di olio
  • 1 pizzico di sale
Per il "sugo"
  • 60g di cipolla
  • 20g di olio evo
  • 100g di acqua
  • 1 barattolo di ceci
  • 20g di pelati
  • 2 cucchiaini di pepe calabrese dolce
  • sale
  • prezzemolo se piace
Tempo di preparazione:
1h e 1/2 circa

Preparazione
Sistemare a fontana le due farine setacciate con il sale e al centro l'uovo e l'olio; amalgamate gli ingredienti e impastate fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo. Formate una palla con l'impasto ottenuto, avvolgetela con della pellicola e fatela riposare in frigo per mezz'ora.
Stendete l'impasto con la nonna papera (io quella della marcato a spessore 6) ed ottenete con una rotella dentellata tante strisce di 7-8cm di altezza e 2-3 di larghezza. Se avete abbbastanza dimestichezza con il mattarello, stendete la sfoglia a mano: non c'è paragone! La pasta è più ruvida e assorbe meglio il condimento.
In una padella antiaderente fate imbiondire la cipolla con l'olio evo, aggiungete i ceci, i pelati, l'acqua e il pepe rosso. Salate e fate cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti.
Cuocete la lagana in abbondante acqua salata, nella quale avrete aggiunto 1 cucchiaio di olio evo, per circa 5 minuti (vi consiglio cmq di assaggiarla perchè il tempo di cottura varia a seconda dello spessore della pasta). Scolatela con una schiumaiola e unitela ai ceci. Fate insaporire a fuoco basso per circa 5 minuti, spegnete e lasciate riposare per almeno 10 minuti.
Detto in calabrese "s'adda 'ntufa'!!"
Servite, se vi piace, con una spolverata di prezzemolo tritato.
Buon Appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Cooking Elena, Edo Ergo Sum


10 commenti:

  1. Che bella pasta!Davero!non la conoscevo nella forma, caruccia!
    e il condimento è fenomenale!^_^ Bravissima

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  2. Che bella quella foto con tuo nonno...e grazie per questa sua ricetta...un abbraccio, Flavia

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  3. Ciao Eli, bentrovata! Grazie di avere partecipato al mio contest, inserisco subito la tua ricetta e.. in bocca al lupo!
    Un abbraccio

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  4. Quando leggo il "passato" di qualcuno mi intenerisco sempre, a maggior ragione se si parla di nonni che non ci sono più fisicamente ma sono dentro e accanto a noi SEMPRE!
    Buonissima questo primo piatto ;)
    Ciao!

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  5. che bella la foto con tuo Nonno e bellissimo il fatto che una ricetta vi leghi. Io nn ho conosciuto i miei Nonni e mi son tanto mancati..allora sai che ho sempre fatto? Ho adottato i Nonni degli altri!

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  6. @Cranberry: Grazie! E' un formato di pasta bellissimo che si lega con diversi tipi di condimento... A presto

    @Amore Vero: Grazie e benvenuta! Sono entrata anche nella tua cucina, complimenti... Baci

    @Flavia: :)

    @Elena: grazie a te e... crepi! :)

    @Annalisa: Grazie per le tue parole! Un bacio

    @Pomodoro: Mi dispiace tanto però hai trovato un bellissimo modo per ovviare al "destino".. un baciotto

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  7. una storia davvero commovente quella di tuo nonno!!! Doveva essere una persona davvero speciale!! Buona notte

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  8. Sì, lo era... :(
    grazie e a presto

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  9. Ciao nipotina!! che bello il tuo blog! Mi sono emozionata nel vedere la foto di nonno, nonchè mio padre..un bacio grande grande a presto :)

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  10. Ciao zia... è un piacere averti qui!! Grazie mille... io quella foto la tengo custodita gelosamente e mi fa sempre emozionare guardarla, pensare a lui, ricordarlo...
    Un bacione grande anche a te

    Ps: e a quel terremoto di tua figlia... che mi sa che tra un po' vedrò molto più spesso :)

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