mercoledì 28 settembre 2011

Sminuzzare una macedonia per riprendersi un po'... MTChallenge

Una parola per l'Mtc di questo mese.. Macedonia.


Come si sarà capito dal mio blog poco fruttato non amo molto questo "piatto" e, a differenza delle verdure che rimbombano continuamente nelle ricette che pubblico, la frutta la uso molto poco :(.
Ho atteso per farmi venire l'ispirazione, ho atteso perchè cercavo di mettere insieme almeno tre tipi di frutta che mi piacessero veramente e che non si sovrapponessero l'un l'altro, ho atteso...
E mentre attendo anche qualche bella notizia ho deciso di sminuzzare frutta...


Per la macedonia ho voluto scegliere tre frutti che dal giallo tendevano al rosso e dai sapori delicati, il melone, le pesche noci e le pere williams rosse, e come intingolo una ganache al cioccolato bianco insaporita da un frutto del giardino mio padre, un frutto strano, esotico ma dal sapore delicatissimo... la feijoa.

Da piccoli ne abbiamo mangiate tantissime: le tagliavamo a metà e le mangiavamo con il cucchiaino.


Ingredienti per 4 persone (le dosi della frutta sono da considerarsi al netto dello scarto):
  • 100g di melone
  • 100g di pesche noci
  • 100g di pere williams rosse
  • 100g di cioccolato bianco
  • 100ml di panna
  • 6 feijoe
Tempo di preparazione:
2h e 1/2

Preparazione
Portate quasi ad ebollizione la panna e versatela calda sul cioccolato bianco a pezzettini; mescolate fino allo scioglimento completo di quest'ultimo e aggiungete la polpa delle feijoe schiacciata con una forchetta. Fate raffreddare in frigo per 1h.
Nel frattempo tagliate la frutta a cubettini di 1cm quadrato, mischiatela e mettetela in frigo.
Trascorsa l'ora, togliete la ganache dal frig, distribuitela nelle coppette e mettetela in congelatore per 40 minuti.
Distribuite la macedonia sopra la ganache e servite subito.
Con questa ricetta partecipo all'Mtc di Settembre...

mercoledì 21 settembre 2011

Zucchinelle ripiene di vermicelli Garofalo alla crema di fiori di zucca e scampetti

Ve le ricordate queste?


Ecco cosa ci ho fatto....


Ingredienti per 2 persone:
  • due zucchine tonde rispettivamente di 500g e 350g
  • 6 fiori di zucca
  • 4 scampetti
  • 20g di olio
  • 2 spicchi d'aglio
  • 160g di vermicelli Garofalo
  • 10g di pangrattato
  • 10g di parmigiano reggiano grattugiato
  • sale e pepe

Tempo di preparazione
1 h

Preparazione
Lavate le zucchine, eliminate la calotta e cuocetele al vapore, a testa in giù, per circa 30 minuti. Appena pronte, svuotatele delicatamente con un cucchiaio, eliminate i semi e conservate la polpa.
Togliete la testa, il carapace e il filo intestinale agli scampetti, fate dorare l'aglio nell'olio ed unite la polpa di pesce tagliata a cubettini e le teste. Fate rosolare per circa 2 minuti, togliete solo i pezzettini di scampetti (lasciando le teste) e aggiungete la polpa di zucchine e i fiori di zucca privati del pistillo interno. Fate insaporire per circa 5 minuti. 
Nel frattempo mescolate il pangrattato con il parmigiano, salate e pepate a gusto e foderate, con il composto ottenuto, l'interno delle zucchine. Fatele gratinare in forno caldo (200°) per 10 minuti.
Togliete le teste dalla padella e mettetele da parte. Frullate la polpa di zucchine e i fiori di zucca e rimettetela nella padella; unite i pezzettini di scampetti.
Cuocete la pasta per il tempo indicato sulla confezione (14 minuti), scolatela con un servispaghetti e unitela al condimento. Riempite le zucchine e decorate con le teste di scampetti.
Buon Appetito!


lunedì 19 settembre 2011

Spaghetti Garofalo alle melanzane su insalata di fiordilatte

Da piccola le domeniche erano destinate a due cose: o si andava dai parenti o si passava la mattinata in giardino.
Il terreno era tanto: la maggior parte coltivato ad agrumi, una parte pavimentata che copriva una grande cisterna per raccogliere l'acqua piovana, una piccola parte per gli animali (galline, conigli, capre, maiali, conigli "surracini", tacchini, piccioni, ecc. ecc... non credo ci sia un animale che mio padre non abbia allevato :)) e quello che restava destinato all'orto. Aranci, pompelmi, gelsi (da me, in Calabria, chiamati "civuzi"), ulivi, melanzane, peperoni, zucchine, insalata, bietole, tanto ma tanto basilico, salvia, prezzemolo, rosmarino... queste le piante che mio padre accudiva.


Aveva sempre desiderato una casa con il giardino, o meglio con l'orto, da poter coltivare, forse per una sorta di legge del contrappasso che, se in gioventù ti porta a cercare di essere l'esatto opposto dei tuoi genitori, dopo, crescendo, ti fa fare le stesse cose che facevano loro :).
E così le sue origini trovavano spazio in quel grande giardino destinato alle sue passioni, che ci permetteva di mangiare frutta e verdura sana, di avere l'uovo fresco ogni mattina, di apprezzare le meraviglie della natura.





 Questo fiore diventerà una splendida melanzana... come questa....

E in effetti qui proprio si melanzane di parlerà :).

Un'altra passione che mi ha trasmesso il mio papà è quella per la pasta.
E' un elemento della mia dieta di cui non potrei mai fare a meno; io soffro senza pasta!
Ricordo ancora quando andai dal dietologo qualche anno fa e, alla domanda "cose di cui non riusciresti a fare a meno", risposi "pasta"...  e quel sant'uomo è riuscito a farmi dimagrire lasciandomela mangiare tutti i giorni ;).
Quindi, abbinamento per me perfetto, pasta e verdure! A cui aggiungerei anche pesce e/o legumi.
Insomma, mi sembrava l'occasione giusta per dedicare questa ricetta a Monica e al suo contest "In cucina non posso fare a meno di..."



Ingredienti per 4 persone:
  • 320g di spaghetti Garofalo
  • 300g di melanzane
  • 50g di cipolla di Tropea
  • 40g di olio
  • 450g di passata di pomodoro
  • peperoncino in polvere di Controne dell'azienda Ferrante confezionato da Garofalo (qua dentro)
  • 500g di fiordilatte
  • sale
  • olio per condire
  • qualche fogliolina di basilico
Tempo di preparazione
45 min

Preparazione
Mettete a soffriggere per qualche minuto la cipolla tritata nell'olio evo. Lavate, pulite e tagliate a cubetti le melanzane ed unitele alla cipolla. Salatele, fatele rosolare per circa 30 minuti e poi aggiungete la passata di pomodoro. Fate cuocere per circa 10 minuti.
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela ed unitela al sugo. Fate insaporire per 1-2 minuti.
Tagliate il fiordilatte a fette e componete un fiore; salate leggermente e condite con un filo d'olio evo e con le foglioline di basilico spezzate con le mani.
Ponete al centro la pasta arrotolata e servite con una spolverata di peperoncino di Controne.
Buon Appetito.

Ps: con questa ricetta partecipo al contest di Monica, "In cucina non posso fare a meno di..."

 Pastaaaaaaaaa!!!!! :)

venerdì 16 settembre 2011

Il mio lievitato del cuore... la pizza rustica di mamma

Ogni compleanno, ogni pic-nic o gita in montagna, ogni cena con i parenti era un'occasione che noi tre fratelli attendevamo con ansia, e non per il pan di spagna con la crema, la frutta e la gelatina (specialità della mia mamma), non per la lasagna o per il pollo al forno con le patate... ogni compleanno, ogni pic-nic e ogni cena con i parenti la mia mamma preparava lei, la pizza rustica.
La ricordo davanti all'ormai famoso tavolo di marmo sciogliere il lievito nel latte tiepido, tagliare gli affettati e il formaggio sul tagliere di legno che è ancora conservato e utilizzato nella sua cucina, impastare prima con il mestolo e poi rigorosamente a mano tutti gli ingredienti (per capire la giusta consistenza dell'impasto) e infine attendere che lievitasse "il giusto" per poter aggiungere il formaggio a cubetti e infornarla nella teglia d'acciaio con i manici rumorosi.
Ricordo quando mia sorella ha provato a rifarla e l'ha dovuta buttare; per anni l'abbiamo presa in giro dicendole che aveva riprodotto perfettamente il suolo lunare :).
Ricordo quando da studentessa mettevo da parte i soldi per poter comprare gli affettati, il lievito di birra, il latte e i vari formaggi per poterla rifare e rischiare ogni volta un'indigestione per quanta ne avevo mangiata.
Ogni morso mi riporta a quando da piccoli eravamo spensierati, vicino a lei e al mio papà, quando stavano bene e seduti su di una tovaglia a quadri o a fiori respiravamo l'aria salubre del Parco del Pollino.


Ricordo il profumo, il sapore, la consistenza di quella pizza meravigliosa e posso affermare con assoluta certezza che come la fa la mia mamma non la fa nessuno.
Per questo ho aspettato prima di pubblicare questo post, aspettato di essere in Calabria da lei e vedere come la prepara...
Questo è il mio Lievitato del Cuore, è il lievitato del cuore un po' di tutta la mia famiglia e con questa ricetta partecipo al contest di Mamma Papera "Lievitami il cuore"....



Ingredienti per una teglia rotonda di 28cm di diametro oppure una rettangolare 30cm x 25cm:
  • 500g di farina 00
  • 300ml di latte parzialmente scremato
  • 125g di burro
  • 4 uova
  • 25g di lievito di birra fresco
  • 50g di parmigiano reggiano grattugiato
  • 100g di scamorza
  • 100g di salamino 
  • 100g di mortadella
  • 100g di pancetta a cubetti
  • 10g di sale
  • burro e farina per la teglia
Tempo di preparazione
3h

Preparazione
Sciogliete il burro; intiepidite il latte e scioglieteci il lievito di birra. Cominciate ad amalgamare le uova alla farina, unite il latte e infine il burro. Impastate prima con un mestolo di legno e poi con le mani, anche se vi risulterà un po' morbido; aggiungete il sale, il parmigiano e gli affettati tagliati a cubetti.
Imburrate e infarinate la teglia e versateci l'impasto.
Coprite con uno strofinaccio pulito e fate lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore - in inverno anche 3).


Quando è pronta, inserite nell'impasto con delicatezza la scamorza tagliata a cubetti.
Infornate a 180°, a forno statico, per 35 minuti.
Sfornate e fate raffreddare. Tagliatela e servitela a pezzetti.

Ps: Infilare il formaggio dopo la lievitazione è un trucchetto della mia mamma... è per non farlo scendere tutto alla base della pizza.

Nb: come tutti i lievitati è importantissimo capire la giusta consistenza dell'impasto, (se è troppo duro verrà secco, se troppo morbido il ripieno scenderà tutto alla base.
Questa pizza è buonissima anche tiepida e la ricetta si presta perfettamente per le monoporzioni.


Album fotografico... :)

Il mio 7° compleanno: io sono quella in piedi con un "coltellazzo" in mano per tagliare la torta... sembro seduta, ma in realtà ero in piedi... sono sempre stata un gigante!!  :) La pizza rustica è nei vassoi davanti a me...

Il mio 13° compleanno... e c'era anche qui! Tra l'altro lo stuzzichino più gettonato a quanto pare :)) Avete visto come erano le bottiglie di Coca Cola e Fanta... io lo avevo dimenticato :))

Le mani della mia mamma... oggi.
La pizza rustica di mamma (dose da 750g).
Qui tagliata.


La pizza rustica fatta da mia sorella... ormai non più suolo lunare :))
E la mia??? C'è rimasto solo quel pezzettino nella prima foto! Buon Appetito!

martedì 13 settembre 2011

Polpettine di tacchino, vitello e bietola su fettine di limone infarinate

Cosa fare quando 1,2 kg di bietola lessata (totalmente biologica) si impossessa del tuo frigo e non hai assolutamente voglia di mangiarla così com'è?
Eh beh, nel mio caso si ricorre alla polpetta-salvaverdura! Ormai sono diventata un'esperta ;): la carne? Ce l'ho! E se non c'è si può sostituire (riso, pesce, pane...). Le verdure? Ce l'ho, ce l'ho... anche troppe. Parmigiano? Non manca mai. Sale? Pepe? Spezie varie? Anche quelle ci sono. Limoni biologici? Mmhhh, forse questi bisogna procurarseli, ma che sarà mai. E per ultima... la farina? Ma pochi cucchiai eh...
Avete tutto?? Allora anche voi siete pronti per le polpette-salvaverdura!



Ingredienti per circa 60 polpettine (3 per ogni fetta di limone):
  • 600g di bietola al netto dello scarto
  • 300g di macinato di tacchino
  • 350g di macinato di vitello
  • 100g di parmigiano reggiano grattugiato grossolanamente
  • 50g di pangrattato
  • 10g di olio evo
  • 5g di sale
  • pepe
  • 4 limoni biologici
  • farina per infarinare le fette di limone
  • circa 10g di olio evo per la placca
Tempo di preparazione
1h

Preparazione
Lavate la bietola e fatela lessare in acqua bollente per circa 20 minuti o fino a quando le coste non si trapasseranno con una forchetta. Scolatela e fatela raffreddare. 
Strizzatela ben bene e frullatela nel mixer fino ad ottenere quasi una crema. Ponetela in un recipiente ed aggiungete la carne macinata, il parmigiano, il pangrattato, il sale, l'olio evo e una macinata di pepe se piace. Amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Accendete il forno a 180°,  ricoprite la placca con della carta forno e irrorate con un filo di olio evo. Lavate i limoni, asciugateli e ricavatene da ognuno 5 fette, infarinatele da tutti e due i lati e sistematele sulla placca; formate le polpettine (con circa 20g di impasto) e sistematene 3 su ogni fetta di limone.
Irrorate le polpettine con un filo di olio evo e infornate per circa 15 minuti.
Servite tiepide e Buon Appetito!!!

venerdì 9 settembre 2011

La Calabria in Open Kitchen Magazine: Fusilli al ferretto al profumo d'estate... prima che se ne vada del tutto :)

Domenica mattina. Ore 9:00. In piedi, si deve cucinare!!
Per una bambina di 10 anni forse non è il massimo, ma per me non era così.
La cucina era il regno di mia madre, tranne quando lui, l’uomo di casa, quello che di solito preferiva passare tutta la domenica in giardino, nel suo orto, tra le sue piante, non decideva che quel giorno avrebbe cucinato. 
Pochi i piatti nel suo "repertorio", imparati dalla madre contadina, ma un orgoglio nell’eseguirli e riproporli senza eguali; la polenta con la verza, il cavolo ripieno, u’ mangone, i cannaricoli e i fusilli sembravano ai miei occhi ricette che poteva e doveva cucinare solo lui. 
Con gli anni la prospettiva è cambiata, ma lo sguardo della bambina innamorata del suo papà “un po’ cuoco” è rimasto e in quegli occhi è fisso il ricordo di lui, davanti al grande tavolo di marmo, che taglia, impasta, cucina…


Quando qualche mese fa è nata l'idea di creare un magazine di cucina ho pensato di proporre una rubrica sulla pasta: è il mio grande amore e, forse, anche quello del mio papà.
E come prima ricetta non potevo non pubblicare quei fusilli... quel formato di cui andava tanto orgoglioso... non potevo non parlare di quella Terra di cui va tanto orgoglioso...
Grazie ad Open Kitchen Magazine che mi ha dato la possibilità di poter parlare della mia Calabria!
(in fondo al post, per chi non lo avesse ancora sfogliato, il numero zero di Open Kitchen Magazine)


Ingredienti per 4 persone: 
Per i fusilli:
Il condimento tipico per questo formato di pasta è il sugo di capra, o comunque un sugo di carne molto saporito, ma io l'ho abbinato a degli ingredienti estivi, ancora per poco... :)

Per il condimento: 
  • 250g di zucchine al netto dello scarto 
  • 300g di melanzane al netto dello scarto 
  • 250g di fiordilatte 
  • 50g di cipolla rossa di Tropea 
  • 4 peperoni rossi o gialli 
  • 60g di olio evo 
  • 4 foglioline di basilico 
Tempo di preparazione
2h

Preparazione
Versate la semola in una ciotola e aggiungete gradualmente l’acqua bollente; impastate con le mani fino a formare una palla liscia e dura.
Posizionatela sulla spianatoia e copritela con la pellicola; cominciate a formare i fusilli ottenendo, da piccoli pezzi di impasto, dei cilindri lunghi e sottili come una matita. Tagliate questi ultimi in segmenti di circa 5 cm e fateli asciugare per 5 minuti. Posizionate il ferro quadrato sopra ogni segmento e premetelo delicatamente per arrotolarci l’impasto intorno. Sfilate e posizionate i fusilli su un vassoio leggermente spolverato di semola.
Pulite la cipolla e tritatela finemente; lavate e tagliate a cubetti le melanzane; lavate e grattugiate le zucchine. Fate imbiondire la cipolla nell’olio evo, aggiungete le melanzane e fate cuocere per 10 minuti. Unite le zucchine, salate e continuate a cuocere per altri 10 minuti.
Nel frattempo cuocete a 250° in forno statico con grill i peperoni, privati dei semi, e le calotte per 10 minuti. Tagliate la mozzarella in quadratini e lasciatela scolare per circa 10 minuti.
Cuocete i fusilli in abbondante acqua salata (con un filo di olio evo) per circa 10 minuti, scolateli e fateli saltare in padella con le verdure per un paio di minuti.
Aggiungete la mozzarella a fuoco spento, mescolate per 30 secondi e riempite i peperoni con i fusilli. Decorate con una fogliolina di basilico e servite... Buon Appetito!!


giovedì 8 settembre 2011

Timballino di crema di cicerchie, zucchine e filetto di gallinella allo zenzero

Le cicerchie, che strano legume. Un misto di sapori tra ceci e lenticchie... un legume antico... un legume che fa sorridere mia suocera quando ne parlo...
Forse le ricorda la campagna, i genitori, le zuppe calde intorno al fuoco... non ho mai indagato... proprio per lasciare suo quel ricordo, quel sorriso.


Ingredienti per 4 persone:
  • 500g di filetto di gallinella
  • 200g di cicerchie dell'azienda agricola La sibilla (confezionate da Garofalo - qui dentro)
  • 550g di zucchine
  • 50g di cipolla
  • 100g di acqua di cottura delle cicerchie
  • 30g di olio evo + 5g per condire le cicerchie
  • 30g di burro chiarificato
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
  • erba cipollina
  • sale

Tempo di preparazione
12h per mettere a bagno la cicerchia + 50min

Preparazione
La sera prima: Mettete a bagno le cicerchie in abbondante acqua cercando di eliminare le eventuali pietruzze.
Il giorno dopo: Scolate le cicerchie, sciacquatele e mettetele a cuocere per circa 35 minuti in abbondante acqua leggermente salata. 
Nel frattempo tagliate a fettine la cipolla e mettetela a cuocere in una padella con l'olio evo; aggiungete le zucchine grattugiate, salate e fate cuocere per circa 15-20 minuti.
Tagliate a cubetti il filetto di gallinella e fatelo rosolare in una padella antiaderente con il burro chiarificato sciolto e lo zenzero per circa 5 minuti. Salate, aggiungete l'erba cipollina tritata e fate insaporire per circa 2 minuti. Spegnete e fate raffreddare.
Quando le cicerchie sono cotte, scolatele e frullatele con 5g di olio evo e 100g di acqua di cottura precedentemente conservata nel mixer. Assaggiate la crema ottenuta e regolate di sale se necessario.
Scolate le zucchine della loro acqua di cottura e procedete con la creazione del tortino.
Aiutandovi con un coppapasta sistemate sul fondo 1/4 della crema di cicerchie ottenute, 1/4 delle zucchine e 1/4 del filetto di gallinella.
Servite subito e Buon Appetito!!

martedì 6 settembre 2011

Mini-tortine allo yogurt di bufala e mirtilli rossi... it's a tea...ehm... Jamaica time!

Penso che tutti conosciate la ricetta della torta allo yogurt misurata con i vasetti?? E' una delle prime che ho fatto ed è contenuta sempre nella famosa agenda...
Mi stupisce sempre la sua sofficità e quando mia zia la fece per la prima volta a casa di nonna, trascrissi la ricetta su di un foglietto a quadretti che è ancora lì... un po' schizzato dai vari impasti realizzati ma chiaro e leggibile...
Qualche settimana fa ho portato a casa uno yogurt di bufala; non volevo mangiarlo "puro" ma utilizzarlo in cucina... e così ho pensato a quella torta!
Ho deciso però di valorizzarla aggiungendo dei mirtilli rossi secchi e di accompagnarla con un bella tazza di Jamaica... ma non fatevi ingannare dalla teiera: era fredda! :)
La prima volta che l'ho bevuta ero in Messico... me ne sono praticamente innamorata! Non sapevo praticamente cosa fosse fino a quando mi hanno spiegato che era il Karkadè.... e dopo averlo comprato in Messico, l'ho preso anche qui in Italia... oltre ad essere buono, è senza teina ed ha un sacco di proprietà interessanti.
Io questa coccola tutta dolce la regalo a mia zia Perla e... a me stessa, ai tre anni trascorsi lontana dal Messico, alle persone che sono state lì con me e ad un sapore che mi ricorda dove ho lasciato un pezzetto di cuore..


Ingredienti per circa 12 tortine:
  • 125g di yogurt di bufala 
  • 3 misurini di farina 00 (circa 210g) del Molino Chiavazza
  • 2 misurini di zucchero (circa 200g)
  • 1/3 di misurino di olio di semi di girasole (circa 30g)
  • 1 bustina di lievito
  • 3 uova
  • 84 mirtilli rossi secchi (circa 50g)
  • zucchero a velo
  • 150ml di acqua a persona
  • 1 bustina di karkadè o jamaica a persona
  • zucchero 
Tempo di preparazione
40 minuti

Preparazione
Preparate l'infuso di Jamaica seguendo le istruzioni riportate sulla confezione oppure versando l'acqua bollente, ma non arrivata a ebollizione, in una brocca; aggiungete le bustine e lasciate in infusione per 4-5minuti (non di più). Eliminate le bustine, zuccherate e mettete in frigo a raffreddare.
Mescolate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso (circa 10 minuti), aggiungete l'olio e lo yogurt e infine la farina setacciata con il lievito.
Sistemate sul fondo degli stampini (io ho usato questo in silicone della Pavoni e quindi non ho dovuto imburrare e infarinare), in corrispondenza delle "punte", 7 mirtilli rossi e ricoprite con l'impasto fino a riempire metà dello stampino.
Infornate in forno caldo a 170° per circa 15-20 minuti.
Sformate le tortine spingendole dal basso, tagliate un pezzettino di base se necessario e servitele tiepide con una spolverata di zucchero a velo e una tazza di Jamaica...
Buon Appetito!!

Con questa ricetta partecipo al contest "Cucinando... dolcemente..." di Pippi e una "squadra" di foodbloggers


venerdì 2 settembre 2011

Conchiglioni giganti di Gragnano, ripieni di bietola, fiordilatte, al sugo di pomodoro fresco e provolone di Laviano

Chi vive a Roma, o la conosce un po', sa "cos'è" Castroni... non mi ricordo chi me ne ha parlato qualche anno fa, ma da quando ci sono stata la prima volta non l'ho più abbandonato.
L'unica "concessione" che mi faccio è quella di gironzolare per le varie sedi della città analizzandone differenze, forniture, ecc.
Prima dell'estate mi sono recata in quella di Cola di Rienzo.... sono stata fulminata!! Non importa se per arrivarci devo cambiare tre mezzi (tra le varie linee di metro e metro del mare), "soffrire" un'ora di caldo e folla, farmi un km a piedi e poi rifare tutto al contrario carica di buste... non importa!!! Lì ho trovato prodotti che non pensavo di poter trovare in Italia: salse e peperoncini che avevo visto solo in Messico, prodotti tipici, spezie, insoma, tutto quello che ti stuzzica e che ti serve c'è.
Questa volta mi sono dedicata alla pasta. Dietro specifica richiesta della dolce metà un pacco di spaghettoni Cavalieri (ancora nello "stipo" della cucina... devo decidere cosa farci... la faccio soffrire la dolce metà :)) sono finiti nel carrellino verde del negozio e poi, hanno attirato la mia curiosità, dei conchiglioni giganti della Fabbrica della Pasta di Gragnano realizzati per Castroni...


Qualche mese è passato e sono arrivate nella mia cucina le verdurine dell'orto della suocera... come abbinarle al mio grande amore, la pasta?
Lessa, frulla, trita, inforna, ed è uscito lui....


Il provolone utilizzato per la ricetta è prodotto a Laviano: Laviano è un paesino dell'Irpinia straziato dal terremoto dell'80.  La gente ancora porta dentro il dolore di quella tragedia ma lotta per far ricrescere il paese ormai abitato da poco più di mille persone. L'amore che io ho visto lì per la propria terra non è frequente. 
Le poche aziende del posto producono un provolone buonissimo realizzato con il latte delle mucche che pascolano nelle montagne della zona. Non è Igp, Doc o Dop ma ha un sapore speciale... Se doveste capitare da quelle parti provatelo!

Ingredienti per 2 persone:
  • 160g di conchiglioni giganti Fabbrica della Pasta di Gragnano (circa 5-6 a testa)
  • 600g di bietola al netto dello scarto
  • 125g di mozzarella fiordilatte
  • 400g di pomodori 
  • 80g di provolone maturo di Laviano
  • 50g di acqua di cottura della bietola
  • 50g di acqua di cottura della pasta
  • 30g di olio evo
  • 4g di sale
  • 1 spicchio d'aglio
  • pepe
Tempo di preparazione
1h e 1/2

Preparazione
Lavate e lessate la bietola in abbondante acqua per circa 20 minuti o almeno fino a quando non riuscirete a infilzare le coste con una forchetta. 
Nel frattempo portate a bollore abbondante acqua per la pasta, salate e cuocete i conchiglioni per il tempo indicato sulla confezione (io 15 minuti).
Scolate la verdura e strizzatela, frullatela nel mixer fino ad ottenere una crema e amalgamatela con 50g di acqua di cottura della bietola, la mozzarella grattugiata, 10g di olio, 2g di sale e pepe se vi piace.
Scolate i conchiglioni e riempiteli con il composto ottenuto; fateli riposare mentre preparate il sugo.
Fate dorare lo spicchio d'aglio in 20g di olio evo, aggiungete i pomodori, precedentemente lavati e tagliati a cubetti, e fate cuocere fino a che il sugo non si è ritirato. A questo punto aggiungete l'acqua di cottura della pasta e fate cuocere fino ad assorbimento.
Sistemate metà del sugo sul fondo di una teglia che possa contenere tutti i conchiglioni, posizionate quest'ultimi "ad incastro" e coprite con il sugo rimanente.
Cospargete con lamelle di provolone tagliate con il pelapatate e cuocete in forno caldo, 200° con grill, per circa 15 minuti o fino a quando il provolone non si è dorato. Sfornate e fate raffreddare 10 minuti.
Buon Appetito!!!

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