domenica 27 maggio 2012

Golosi anche senza glutine: Crumble di ciliegie


Oggi è la giornata dedicata alla celiachia, per questo io e un folto gruppo di blogger abbiamo deciso di contribuire dandovi un piccolo vademecum su come comportarsi con un celiaco a cena... Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è l’astensione dai cibi glutinosi! Dico ciò perché si capisca bene che chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere, perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN (permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati. Qui troverete un elenco molto utile  (http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/p/celiachia-for-dummies.html)
Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!


Stefania Oliveri

Crumble di ciliegie gluten free
 
Queste le parole della mia amica food-blogger, Stefania Oliveri, per questa importante iniziativa: la celiachia è una malattia, non una moda o una dieta per dimagrire. Ricordiamocelo sempre!
La ricetta alla quale ho pensato per questa occasione, trae ispirazione da un post di Paoletta di qualche anno fa e dalle ciliegie che mio suocero ha raccolto domenica mattina prima che partissimo per Roma. E' tanto tempo che voglio provare a fare un crumble e la ricetta di Anna mi è sembrata perfetta: ho sostituito alla farina di grano tenero la fecola di patate per poter essere "golosa anche senza glutine".


Ingredienti per 3 cocotte da circa 12cm di diametro:
  • 300g di ciliegie (da pulire)
  • 65g di burro
  • 65g di zucchero
  • 100g di fecola di patate
  • cannella
Tempo di preparazione
2h circa

Preparazione
Prepariamo il crumble. Tagliamo a cubetti il burro e facciamolo ghiacciare in freezer per circa 1 ora. Laviamo le ciliegie, eliminiamo il nocciolo e distribuiamole nelle 3 cocotte. Frulliamo il burro nel mixer con la fecola e con lo zucchero e distribuiamo il composto ottenuto (devono sembrare tante briciole) sulle ciliegie. Spolveriamo con un po' di cannella e facciamo cuocere in forno statico per circa 20 minuti, ventilato per altri 10 e con grill per gli ultimi 5. Facciamo raffreddare e prima di servire "scomponiamo" il crumble.

E Buon Appetito!

Ecco le ricette delle altre blogger:

Profumi & Sapori - Parfait alle mandorle 
Francesca Antonioli - Farinata 
Simonetta Nepi: Torta alle pere 
Carlotta Negro: Biscotti con lemon curd 
Se cucino....sorrido: Capresi all'olio EVO 
SexAndTheKitchen: Menù gluten free
In Gloria's kitchen: Cupcakes alla ciliegia 
La Ginestra e il Mare: Victoria sponge con crema di fragole
Felix Un cuore di farina senza glutine: Minestra di riso Asparagi 
Elisa Baker: Pomodori verdi fritti 
Rosaria Orrù: Arachidi interrate 
La Gaia Celiaca: Soffio di Amaretto  

venerdì 25 maggio 2012

Crema di cioccolato con le pere di Assaggi di Viaggio per il Recipe-tionist di Maggio

Io avevo scelto, anzi lo avevo scelto. Cosa? Il piatto di Annalù e Fabio, vincitori del The Recipe-tionist di Maggio, da riprodurre fedelmente: ce ne sono tantissimi ma non avevo dubbi doveva essere quello, il latte brûlé. "Psicanalizzando" poi le ragioni della mia scelta, ho capito che aveva vinto lui perchè è il dolce preferito dal mio papà...
E quando sto per cimentarmi nell'impresa ricordo che alla dolce metà il caramello non piace e che, oltre che la brava figlia, devo fare anche la brava compagna ;) (e poi il mio papà vive lontano :()..
Cambio di ricetta! Spulcia che ti spulcia tra tutte le ricette di Annalù e Fabio, ma proprio tutte, con il cioccolato (che lui adora) eccola! La meringa farcita con cuore morbido al cioccolato e caffè. Io non bevo caffè, il dolce è d'effetto... apprezzerà e forse la smetterà di dire che cucino pochi dolci :).

Poi un giorno torno tardi da lavoro, sono distrutta ma è un'occasione speciale: ok gli si fa un dolce! Ma il tempo è poco per preparare quello di Montersino... ci vogliono 3 ore solo per la cottura delle meringhe... qual era quello fighissimo con le pere? E così siamo arrivati alla crema di cioccolato con le pere. Velocissima e buonissima!

Mai scelta fu più articolata. Insomma, di ricette ce ne sono tante tra cui scegliere (e adesso che ho cominciato mica mi fermo qui ;)) ed io, dopo tanto peregrinare ;), sono arrivata a questa!
Rispetto all'originale ho aggiunto solo, su suggerimento della dolce metà, una spolverata di zucchero a velo.


Riporto fedelmente la ricetta di Annalù:
Ingredienti per 6 persone:
  • 4 tuorli d'uovo
  • 1 uovo
  • 50 cl di latte intero
  • 80 g di zucchero semolato
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 3 pere intere
  • Zucchero a velo (mia aggiunta)
Tempo di preparazione
2h circa

Preparazione
"Preriscaldare il forno a 150°C.
Sbucciare le pere e tagliarle a spicchi sottili.
Rompere il cioccolato e ridurlo a pezzetti. Scioglierlo in una casseruola con 1 cucchiaio di acqua. Mescolare con una spatola in legno, aggiungere il latte e amalgamare bene. Scaldare per 3 minuti a fuoco moderato.
In una insalatiera sbattere i tuorli con l'uovo. Aggiungere lo zucchero e, con una frusta, mescolare per 3 minuti. Versarvi il cioccolato disciolto, mescolare ancora e aggiungere i pezzetti di pera.
Imburrare 6 piccole pirofile monoporzione e ripartirvi la crema al cioccolato. Disporre poi le pirofile in una teglia da forno, versare dell'acqua sul fondo della teglia fino a metà altezza delle pirofile e cuocere a bagnomaria per 30 minuti.
Lasciare raffreddare e mettere in frigorifero per 1 ora.
Servire fredda."

Nb: anch'io come Annalù ho diviso il composto in 4 cocotte.
        L'unica variazione apportata alla ricetta è la spolverata di zucchero a velo finale.

Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist di Maggio... se non si era capito ;)


martedì 22 maggio 2012

Budini salati di pomodori confit su frolla al basilico e stracciatella di mozzarella di bufala... it's Caprese Time!

Una delle cose che piacciono di più alla dolce metà sono i pomodori... abituato a mangiarne sempre di freschi e naturali, tra una lasagna e un'insalata di pomodori, probabilmente sceglierebbe la seconda ;).
A casa dei miei la preparazione di questo piatto segue rigide regole: pomodori di Montserrat (che noi chiamiamo di montagna), basilico, olio e sale... poche le eccezioni: aglio o cipolla se la sera non doveva venire nessuno a casa ;)
Anche a casa dei suoi si prepara sempre nello stesso modo: pomodori San Marzano, sedano, cipolla, olio e sale... versione per me nuovissima ma molto apprezzata.
Ma al di là delle "insalate personali" il piatto migliore con il pomodoro crudo per noi rimane la caprese, ma quella fatta con la mozzarella di bufala.
Diciamo che tutti gli anni trascorsi in quel di Salerno e dintorni mi hanno reso praticamente "succube" di quella meraviglia e non potevo non dedicare, dopo i recenti Mtc, un budino a lui e al posto dove l'ho conosciuto.


Ingredienti per 2 persone:
Per i budini (le dosi sono quelle di Acquolina):
  • 250g di pomodori a grappolo (al netto dello scarto)
  • 50g di panna fresca
  • 1 uovo
  • sale
  • origano
  • olio evo
  • alcune foglioline di basilico per decorare
Per la stracciatella di mozzarella di bufala
  • 25g di mozzarella di bufala
  • 30g di panna fresca
Per 2 sfoglie di frolla al basilico
  • 50g di farina
  • 20g di burro
  • 1/2 uovo
  • 4 foglie di basilico non trattato
  • sale
Tempo di preparazione
3h e 1/2 circa

Preparazione
Prepariamo i pomodori confit. Laviamo i pomodori, eliminiamo la calotta, dividiamoli a metà, saliamoli, cospargiamoli con dell'origano, un filo d'olio e facciamoli cuocere in forno a 150° per circa 1h e 1/2.

Prepariamo le sfoglie al basilico. Impastiamo la farina con l'uovo, il burro, un pizzico di sale e le foglie di basilico precedentemente lavate e tritate. Otteniamo un impasto omogeneo e facciamo raffreddare in frigo per circa mezz'ora. Stendiamo l'impasto in una sfoglia di circa 1/2cm di spessore, ritagliamo con un coppapasta dei cerchi di 12cm circa di diametro e facciamo cuocere su carta forno a 180° per 10 minuti.

Prepariamo la stracciatella di mozzarella di bufala. Tagliamo la mozzarella a pezzi e frulliamola, con il minipimer, insieme alla panna per circa 1 minuto. Conserviamo in frigo fino al momento di servire.

Prepariamo i budini. Frulliamo nel mixer i pomodori confit, aggiungiamo la panna e l'uovo e amalgamiamo con una frusta o con due forchette. Dividiamo il composto negli stampini, sistemiamoli in una teglia riempita con due dita di acqua tiepida e facciamo cuocere a bagnomaria in forno caldo (io ventilato-sopra e sotto) a 180° per 30 minuti. Facciamo raffreddare nell'acqua "di cottura" fino a che quest'ultima non arriva a temperatura ambiente (a me circa 1h e 1/2). Sformiamo delicatamente i budini.

Impiattiamo. Togliamo la stracciatella di mozzarella dal frigo e con un cucchiaino "scomponiamola". Sistemiamo sul fondo del piatto una sfoglia al basilico, adagiamoci sopra il budino e decoriamo con la stracciatella intorno alla sfoglia e con una fogliolina di basilico.

E Buon Appetito!


Attention, pleaseeeee
  • I pomodori, rispetto alla altre verdure, rendono meno.
  • I budini in cottura si gonfiano, raddoppiano quasi, ma poi appena tolti dal forno, raffreddandosi tornano alla loro dimensione originale.

Con questa ricetta, come si sarà già capito, partecipo all'Mtc di questo mese (e siamo a tre! ;))



    domenica 20 maggio 2012

    Torrette di frittatine di asparagi selvatici con pomodorini datterini e pecorino romano

    Il sapore degli asparagi selvatici è molto particolare. Non sempre riesci ad apprezzarlo subito ma con il tempo impari e lo fai diventare tuo.
    Questo è quello che è successo a me.
    Sono pochi anni che li mangio ma adesso non riesco a farne a meno e appena ho la possibilità di potermeli procurare sono proprio contenta.
    E' strano il modo in cui quei sapori che da bambino non sopportavi poi diventino parte di te e ti riportino un po' a quando eri piccolo.
    La frittata di asparagi selvatici è uno di quei piatti: è una ricetta della mia mamma, un po' riadattata (lei non li frigge, li mette direttamente a cuocere con l'acqua), che mi serve per dirle, quanto le voglio bene!


    Ingredienti per 5 persone:
    • 65g di asparagi selvatici (al netto dello scarto)
    • 5g di olio evo
    • 250g di acqua calda
    • 2 uova (peso con guscio 145g, peso senza guscio 130g)
    • 10 pomodorini datterini
    • pecorino romano media stagionatura da grattugiare
    • sale
    • olio evo per i pomodorini
    Tempo di preparazione
    1h e 1/2 circa

    Preparazione
    Prepariamo le frittatine. Sciacquiamo gli asparagi, spezzettiamoli e facciamoli soffriggere in una padella antiaderente con l'olio. Aggiungiamo l'acqua e facciamola assorbire a fuoco medio. Saliamo leggermente. Sbattiamo le uova e incorporiamo gli asparagi quando sono pronti. Distribuiamo il composto negli stampini (io ho usato questi della Pavoni, per due infornate consecutive 8+7 - più o meno dobbiamo considerare un cucchiaio e mezzo a strato) e facciamo cuocere in forno ventilato a 180° per 10 minuti. Facciamo raffreddare.

    Componiamo le torrette. Tagliamo i pomodorini a dadini, condiamoli con sale e un filo di olio e componiamo le torrette alternando le frittatine e la dadolata di pomodorini. Terminiamo con la dadolata e una grattugiata di pecorino romano.

    E Buon Appetito!!

    Con questa ricetta partecipo al contest di Laura, L'idea del mese... te la do io!!!



    venerdì 18 maggio 2012

    Budini salati di fave con biscottini al "vuccularo" e fonduta al pecorino romano

    "Buon pecorino!"
    Queste le parole della parcheggiatrice della spiaggia di Ostia che il primo maggio, a ora di pranzo e sotto una pioggia fastidiosa (vi voglio vedere a voi in spiaggia in costume con la pioggia :(), ci augurava di trascorrere quella giornata seguendo una delle tradizioni culinarie più radicate nel territorio laziale.
    Lì per lì sono rimasta un po' stranita, poi la dolce metà esordisce dicendo "Quasi quasi ci fermiamo a comprare due fave, tanto il pecorino a casa c'è".... e lì l'illuminazione :D.
    E voi qui direte, "ma che foodblogger sei se non sai che il primo maggio a Roma si mangiano le fave con il pecorino?!"... e in effetti avreste anche un po' ragione ;)
    In Calabria, invece, le fave vengono mangiate crude o cucinate con un'altra specialità della mia terra: 'u vuccularo....
    Ehmm... dicesi "vuccularo"... rullo di tamburi....  il guanciale (U' vuccularo però ha molto meno parte magra del guanciale che solitamente si trova al supermercato).
    Poi gira che ti rigira scopro che le fave, anche a Roma, le cucinano con il guanciale..
    Non c'è niente da fare, come terra adottiva è perfetta!
    Da qui la mia idea: un omaggio alla terra che mi ospita e alle sue tradizioni e alla mia di terra.. aspra, lontana ma accogliente! La forma, quella del budino, è stata scelta (ma che ve lo dico a fa'... ormai lo sapete ;)) per l'Mtc di questo mese mentre gli ingredienti per i motivi che già vi ho detto e che mi riportano al contest delle broccolette (con la rivisitazione/fusione di due piatti della tradizione romana, Fave e pecorino e Fave e Guanciale).


    Ingredienti per 4 budini:
    Per i budini le dosi sono sempre quelle di Francesca di Acquolina, perfette!
    • 250g di fave fresche al netto dello scarto(senza la buccia ma con il guscio e il "picciolo")
    • 50g di panna fresca
    • 1 uovo
    • 50g di vuccularo (guanciale)
    • 200gr di acqua calda
    • sale
    Per i biscottini al vuccularo
    • 50g di vuccularo (guanciale) Attenzione!! Sono gli stessi di prima!!
    • 35g di burro
    • 100g di farina 00
    • 1 uovo
    Per la fonduta al pecorino romano
    • 25g di pecorino romano media stagionatura grattugiato
    • 50g panna fresca
    Tempo di preparazione
    2h circa + il tempo di raffreddamento dei budini

    Preparazione
    Prepariamo le fave. Tagliamo il guanciale a dadini non troppo piccoli e facciamolo rosolare in una padella antiaderente. Mettiamone da parte metà e aggiungiamo le fave; facciamole insaporire per un paio di minuti e aggiungiamo l'acquacalda. Facciamo cuocere per circa 20 minuti a fuoco medio fino a quando l'acqua non si sarà completamente assorbita. Saliamo se necessario (a me non ce n'è stato bisogno perchè il guanciale era molto saporito e ha rilasciato il sale nelle fave durante la cottura).

    Prepariamo i biscottini. Aggiungiamo al guanciale rosolato e messo da parte quello che ha cotto insieme alle face e frulliamolo. Impastiamo con la farina il burro tagliato a tocchetti e l'uovo. Ricaviamo dall'impasto ottenuto un salsicciotto di circa 4 cm di diametro, avvolgiamolo con la pellicola e facciamolo raffreddare in frigo per circa 1 ora. Quando l'impasto si sarà ben indurito, sistemiamo il rotolino sulla spianatoia e tagliamolo con un coltello non seghettato. Facciamo cuocere i biscottini ottenuti su cartaforno in forno caldo a 180° per 20 minuti (rigirateli dopo 10 minuti).

    Prepariamo i budini. Frulliamo le fave e aggiungiamo, mescolando accuratamente, la panna e l'uovo. Dividiamo il composto ottenuto in 4 piramidi (io ho usato questo stampo qui a piramide della Pavoni), sistemiamo gli stampini in una teglia riempita con due dita di acqua tiepida e facciamo cuocere a bagnomaria in forno caldo (io ventilato-sopra e sotto) a 180° per 30 minuti. Facciamo raffreddare nell'acqua "di cottura" fino a che quest'ultima non arriva a temperatura ambiente (a me circa 1h e 1/2). Sformiamo delicatamente i budini.

    Prepariamo la fonduta. Facciamo riscaldare la panna in un pentolino antiaderente e quando è tiepida aggiungiamo il pecorino grattugiato. Mescoliamo con una frusta a maglie piccole tipo questa) per circa 5 minuti a fuoco dolce. Quando il formaggio si sarà sciolto e la fonduta avrà raggiunto la densità desiderata (non fatela troppo densa altrimenti raffreddandosi si rassoderà ancora di più ;)), possiamo spegnere.

    Impiattiamo. Sistemiamo i budini al centro del piatto, decoriamo con qualche biscottino al "vuccularo" e irroriamo con un paio di cucchiaini di fonduta al pecorino.

    E Buon Appettito!

    Attention, pleaseeeee
    • Ho inserito due volte la quantità di guanciale perchè se qualcuno volesse fare solo i biscottini sa quanto ce ne va in tutto :)
    • I budini in cottura si gonfiano, raddoppiano quasi, ma poi appena tolti dal forno, raffreddandosi tornano alla loro dimensione originale.

    Con questa ricetta, come si sarà già capito, partecipo all'Mtc di questo mese (e siamo a due! ;))


    ma anche al contest delle broccolette, SPQB (a anche qui siamo a due!), che mette in palio un bellissimo libro, Roma Fuori pista, che mostra 24 itinerari poco noti della capitale:


    giovedì 17 maggio 2012

    E in principio fu la verza... Amarcord...

    La colpa è di Stefania, o Araba che dir si voglia, e non smetterò mai di dirlo ;)
    E' stata lei, o meglio la curiosità che mi ha assalito leggendo i suoi post sull'Mtc, a farmi intraprendere questo percorso....
    Quella volta, per il mese di gennaio, la Mapi aveva scelto gli involtini di verza... sono stata subito colta da ansia da prestazione e la mia creatura è nata durante gli ultimi giorni: le lasagne di verza.


    Poi è stata la volta di Alessandro e delle sue spettacolari polpette svedesi.
    E polpette sono state: quelle che amo di più, quelle con la verdura... un'altra volta un'altra scoperta grazie all'Mtc: i broccoli toscani.


    Poi Marzo, il mese del mio compleanno, la cosa che forse ho amato di più: un lievitato. Tery, la vincitrice di quel mese e una calabrotta come me, aveva scelto il Danubio e il mio Danubio calabro è arrivato! E Giorgia ha anche premiato la mia foto hihihihi.... che soddisfazione!

    Poi Aprile dolce dormire... e visto che per tutto il mese ho creduto che la ricetta da fare fossero gli gnocchi di patate e invece erano quelli al semolino, scelti dall'Araba, il proverbio mi sembra appropriato! :D
    E all'ultimo ma proprio all'ultimo è nato il mio fiore di semolino agli asparagi.


    E imperterrita ho continuato... mi potevo fermare vista la difficoltà di trovare uno degli ingredienti principali della ricetta di Maggio, i bisi.
    Questa volta la vincitrice era Annamaria...
    Ed eccoli alla fine sono arrivati anche loro: i risi e bisi un po' destrutturati ;) e con la fruttivendola che ancora pensa che sono matta!


    A Giugno è stata la volta del Kaki-Age di Acquavivascorre... e l'oriente è arrivato all'Mtc. Ho imparato tanto su un mondo a me quasi sconosciuto e per l'occasione le frittelle di rosamarina della mia mamma, rivisitate, si sono imposte prepotentemente nella mia mente e nella mia pancia :).


    Con il vincitore, anzi la vincitrice, di Luglio, a grande richiesta (degli altri eh?! :)), è arrivato un dolce. Loredana aveva scelto un bel soufflé glacé...
    E qui si è vista la mia totale imbranataggine con i dolci :( Dopo aver scelto un abbinamento classico, fragole e limone, ce l'ho fatta e ancora una volta ho imparato tanto!


    Agosto, tutti in ferie!!!

    E ci avviciniamo all'abbandono... sigh sigh....
    Con Settembre e la macedonia di Fabiana anche questa volta mi riduco all'ultimo giorno ;)... ma la mia è una macedonia un po' tropical con le feijoe del mio papà!



    ... e poi??
    Poi il tanto atteso lavoro arriva nella mia vita e non ci capisco più niente. Lavoro per un po' poi lo perdo, sto un mese ferma (saudade acuta!), poi mi richiamano e mi confermano fino a fine anno scolastico e... il blog ha la peggio.
    Sinceramente non so cosa mi sia successo in questi mesi e, sinceramente, me lo continuo a chiedere ma, nonostante il lavoro ci sia ancora (anche se per poco ormai), mi sono voluta rimettere in carreggiata e il 20 aprile ho scritto ad Alessandra e Daniela... da lì, di nuovo nel vortice!! :D

    E naturalmente quando dovevo rientrare io, quando era stato scelto un dolce no?! :)
    Ad Aprile è toccato ad Ambra e alla sua meravigliosa frangipane... io sono abbastanza una frana con torte e affini e la mia frangipane mondriana ne è stata la prova tangibile!


    I bocconcini forse un po' meno ;)


    E alla vincitrice proprio della frangipane, Francesca di Acquolina, il compito di scegliere la nuova ricetta; questa volta è toccato ai budini salati. Io li adoro.... e per questo mese ho già un po' di ideuzze in mente. La prima risale a qualche giorno fa... i budini salati di carote su cialda di parmigiano e riduzione all'aceto balsamico...

    E se aspettate un po' chissà quanti altri ne potranno arrivare? Io l'Mtc non lo lascio più!
    ;)
    Stay tuned!!

    mercoledì 16 maggio 2012

    Seppie alla romana con finte quenelle di piselli e carciofi... la tradizione rivisitata!

    Roma ormai mi ha adottata da più di tre anni.
    Devo confessare però che, quando ho deciso di trasferirmi e ho capito che la mia vita da Salerno (ormai la Calabria l'avevo già "lasciata" :() si sarebbe spostata nella capitale, un po' ho tremato... Pensavo fosse troppo grande, troppo caotica e fodamentalmente avevo paura che la città mi inghiottisse.
    All'inizio non è stato facile ma piano piano Roma mi è entrata nel cuore con il suo calore, con le sue meraviglie ad ogni angolo di strada, con la sua gente e con la sua cucina ;).
    Avevo cominciato, già prima di trasferirmi, ad apprezzarne la cucina, il lato popolare della vita e della città che si rifletteva nei piatti più apprezzati, ma anche in quelli meno conosciuti, gli ingredienti poveri che, in un certo modo, mi ricordavano la mia Calabria.
    E quando ho letto del contest delle broccoline, ho capito!
    Questo era il modo migliore per ringraziarla per l'ospitalità ;)!
    In questa rivisitazione ho messo insieme due ricette, una molto conosciuta ed an'altra meno, della tradizione romana: seppie con piselli e seppie con carciofi. Tutte e due le ricette giocano sul contrasto tra il dolce dei piselli e dei carciofi e il sapido della seppia. 
    E chi più dei due romani "docche" della blogsfera potevano fare da giudici?! Lo Ziooooo e l'Araba
    Mi raccomando, temutissimi :), clemenza! :D

    La mia versione


    La versione "quasi" originale :)

    Per 3 persone (3 porzioni e 6 quenelle totali):
    • 260g di seppia (corpo e tantacoli)
    • 120g di piselli lessi (al netto dell'acqua di cottura)
    • 50g + 250g circa di acqua
    • 3 carciofi romaneschi di media grandezza
    • 120g di ricotta vaccina
    • 2 spicchi d'aglio
    • 20g di olio evo
    • il succo di un limone
    • sale
    Tempo di preparazione:


    Preparazione
    Prepariamo la seppia con i piselli. Puliamo le seppie e tagliamole a pezzetti più o meno regolari. Facciamone rosolare metà con uno spicchio d'aglio e 10g di olio evo e cuociamole per circa 5 minuti. Aggiungiamo i piselli, 50g di acqua, saliamo e facciamo insaporire per circa 10 minuti a fuoco medio. Eliminiamo l'aglio e separiamo la seppia dai piselli. Facciamoli raffreddare.

    Prepariamo la seppia con i carciofi. Puliamo molto bene i carciofi (eliminando il fieno e le foglie esterne), tagliamoli in 4 parti e mettiamoli a bagno in una ciotola con acqua e succo di limone. Facciamo rosolare la metà della seppia rimasta con uno spicchio d'aglio e 10g di olio evo e cuociamo per circa 5 minuti. Aggiungiamo i carciofi, 250g di acqua, saliamo e facciamo cuocere a fuoco dolce fino a che non hanno assorbito tutta l'acqua (circa 15-20 minuti). Assaggiamo i carciofi, se necessario aggiungiamo altri 150g di acqua e facciamoli cuocere per il tempo necessario al totale assorbimento dell'acqua. Eliminiamo l'aglio e separiamo la seppia dai carciofi. Facciamoli raffreddare.

    Prepariamo le finte quenelle. Frulliamo i piselli con 60g di ricotta e, aiutandoci con due cucchiai, formiamo le quenelle. Facciamo lo stesso con i carciofi.

    Impiattiamo. Uniamo le seppie preparate. Sistemiamo in ogni piatto 2 finte quenelle (una di piselli e una di carciofi) e aggiungiamo 1/3 della seppia in ogni piatto.

    E Buon Appetito!!

    Con questa ricetta partecipo al contest SPQB de La Banda dei Broccoli, grazie al quale sono venuta a conoscenza di un libro che accompagna il lettore attraverso 24 itinerari poco noti della citta eterna, Roma Fuoripista, e che è anche il premio del contest ;):


    domenica 13 maggio 2012

    MTCCCCCCCC... Budini salati di carote su cialde di parmigiano e riduzione all'aceto balsamico

    Non c'è niente da fare... dall'MTC non se ne esce! O almeno ti può capitare... ma non lo farai mai per tua volontà perchè ci si diverte troppo! Adesso poi che c'è anche uno spettacolare gruppo su Facebook...
    La ricetta di questo mese è il budino salato: scelta dalla vincitrice del mese di Aprile, Francesca di Acquolina, io non potevo sperare in un piatto migliore.
    Adoro le cose salate, adoro le mousse e i giochi di consistenze diverse e poi era più di una settimana che cercavo una ricetta, proprio di budini di verdure, che mi convincesse e... è arrivata la sua!!
    Se questa non è telepatia ;)!!
    Quindi per me, l'MTC di questo mese, non è che una ricerca continua di sapori, abbinamenti, contrasti, che mi sta divertendo e stuzzicando un sacco...
    Penso che avrete capito che io non mi limiterò solo ad una ricetta??!!
    Per i budini ho utilizzato le dosi (dimezzate però... siamo solo in due e per giunta a dieta!!!) e il procedimento (unica differenza: ho cotto le carote al vapore) di Acquolina, cambiando l'ingrediente principale: ho pensato alle carote perchè mi piacciono tanto, sia crude che cotte, ma riesco ad utilizzarle poco in cucina... quindi grazie ad Ale, Dani e Francesca anche a nome di Madama Carotina! ;)
    E tanti auguri a tutte le mamme... la mia in primis!


    Ingredienti per 3 persone (1 budino a testa):
    Per i budini
    • 250g di carote al netto dello scarto
    • 50ml di panna
    • 1 uovo
    • 15g di parmigiano
    • sale
    • un po' di burro per gli stampini
    Per le cialde
    • 45g di parmigiano reggiano grattugiato
    Per la riduzione
    • 100g di aceto balsamico
    Tempo di preparazione
    2h circa

    Preparazione
    Prepariamo i budini. Puliamo le carote, tagliamole a tocchetti e facciamole cuocere a vapore per un'ora*. Appena pronte, mettiamo da parte (tagliandole dai tocchetti più piccoli) 9 rondelline che utilizzeremo come decorazione, e frulliamo le rimanenti, con un minipimer, insieme alla panna. Quando avremo ottenuto un composto omogeneo, uniamo l'uovo e il sale e amalgamiamo tutto con una forchetta. Imburriamo tre stampini (io ho utilizzato questi splendidi della Pavoni) e dividiamoci il composto ottenuto. Riempiamo una teglia, che contenga i nostri stampini, con due dita di acqua tiepida e cuociamo a bagnomaria per 25 minuti a 180° (io forno ventilato+tradizionale-sopra e sotto). Appena pronti facciamoli raffreddare a temperatura ambiente.

    Prepariamo le cialde. Sistemiamo su una teglia ricoperta di cartaforno tre mucchietti di parmigiano reggiano grattugiato da 15g ciascuno e allarghiamoli con le dita fino ad ottenere un cerchio di circa 12cm di diametro. Inforniamo a 180° (forno ventilato con grill) e facciamoli "cuocere" per circa 3 minuti; sforniamo e immediatamente mettiamo in forma sistemandole sopra tre bicchieri con una base di circa 6 cm di diametro. Io mi sono aiutata con due forchette perchè non erano caldi, di più :D.

    Prepariamo la riduzione. Mettiamo l'aceto balsamico in un pentolino e facciamo cuocere a fuoco medio per 6 minuti (io fornello piccolo al massimo). Facciamo raffreddare.

    Componiamo il piatto. Sformiamo mooltoooooo delicatamente i budini (io primo di capovolgerli ho passato il dorso di un cucchiaino lungo i bordi perchè erano un po' attaccati) e sistemiamoli sopra la cialda di parmigiano reggiano. Decoriamo con le tre rondelline di carote conservate e irroriamo con due cucchiaini di riduzione di aceto balsamico.

    Con questa ricetta partecipo alla sfida di Maggio dell'MTC


    E, come sempre, che l'MTC sia con voi!!

    *Quando mancano 15-20 minuti alla fine della cottura delle carote, preparate le cialde così avrete il forno già caldo per la cottura dei budini e risparmierete tempo :)

    mercoledì 9 maggio 2012

    Fiore di bulghur con seppia e pomodorini datterini su letto di agretti

    Cosa fate, quando inventate un nuovo piatto, per non dimenticare le dosi? 
    Scrivete tutto in una bella agenda in modo ordinato? Su foglietti sparsi per tutta la cucina? O cercate di ricordare le dosi con un bel nodo al fazzoletto facendo affidamento sulle vostre doti mnemoniche?
    A me di nodo non me ne servirebbe solo uno ;)... 
    Io non mi ricordo mai nienteeee!!! :)
    Di conseguenza le mie ricette finiscono sempre su fogliettini sparsi per casa, che cerco di conservare gelosamente e che puntualmente spariscono. In realtà credo che la mia cucina sia abitata da un folletto dispettoso che si diverte a cambiargli posto perchè, anche quando sono arciconvinta di averli lasciati in un punto ben preciso, non li riesco mai a trovare..
    Questa volta però ci sono riuscita! Il fogliettino era sempre al suo posto e quindi...
    Ho pensato a questa ricetta perchè è leggera e si adatta perfettamente alle giornate calde che stanno facendo capolino nelle nostre città.


    Ingredienti per 2 persone (se si vuole utilizzare come piatto unico) o per 4 (se si vuole servire come antipastino nelle formine della foto)
    • 90g di bulghur
    • 90g di seppia al netto dello scarto (sia tentacoli che corpo)
    • 50g di agretti (40g al netto)
    • 5 pomodorini datterini
    • 2 spicchi di aglio
    • 10g di olio evo
    • sale
    Tempo di preparazione
    20 minuti (+10 nella versione per 4)

    Preparazione
    Prepariamo la seppia e i pomodorini. Tagliamo la seppia a dadini e facciamola rosolare per circa 5 minuti con l'aglio e l'olio in una padella. Aggiungiamo i pomodorini tagliati a cubetti e facciamoli insaporire con la seppia per altri 5 minuti. Eliminiamo l'aglio.

    Prepariamo la base di agretti. Puliamo e sciacquiamo gli agretti e facciamoli sbollentare in acqua leggermente salata per 1 minuto. Scoliamoli e facciamoli raffreddare.

    Prepariamo il bulghur. Seguiamo le istruzioni sulla confezione (solitamente si fa tostare, poi si aggiunge del brodo bollente, che ricopra per due volte il suo volume, e si fa riposare per circa 8/10 minuti); quando è pronto sgraniamolo con una forchetta e incorporiamolo al condimento di seppia e pomodorini.

    Serviamo. A questo punto abbiamo due strade: 1) sistemiamo gli agretti alla base del piatto, ricopriamo con l'insalata di bulghur e mangiamo :) oppure 2) dividiamo il composto nelle formine (io ho usato questi stampi della Pavoni), lo facciamo riposare per 10 minuti e poi componiamo il piatto, sformando molto delicatamente.

    E Buon Appetito!!

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